Conversano


Sulle colline delle Murge, a circa 30 Km a Sud di Bari, sulla collina più alta del territorio circostante, sorge la città di Conversano. Il borgo antico racchiude tutte le sue meraviglie ed una passeggiata rilassante vi condurrà facilmente a scoprirle.

Conversano ha origini molto antiche. Chiamata Norba, che vuol dire città fortificata, era dotata, sin dalla sua fondazione, di possenti mura che attraversando i secoli sono giunte sino a noi. Un osservatore attento potrà ancora distinguere alcune parti dell’antica Cinta Muraria Megalitica.

Fu un potente centro agricolo nel periodo Normanno, grazie a Goffredo d’Altavilla. A quel tempo il suo nome cambiò in Casale Cupersanum ma è solo successivamente, con la dominazione degli Acquaviva d’Aragona, che furono edificati i diversi palazzi nobiliari, chiese e monasteri che adornano il suo splendido centro storico.

Immergendovi nelle stradine, sarà inevitabile non ritrovarsi nella splendida Piazza della Conciliazione che rappresenta, a pieno titolo, il fulcro della vita della città. Da questo elegante salotto potrete ammirare alcune delle più belle opere architettoniche tra cui il Castello Normanno.

Dall’alto della collina, intorno all’anno 1000, fu Goffredo stesso che volle erigerlo in modo che dominasse tutto il territorio, sino a scorgere il mare. Una fortezza che il tempo ha trasformato in elegante dimora che oggi ospita la Pinacoteca Comunale in cui poter ammirare le tele del pittore napoletano Paolo D. Finoglia, ritenuto uno dei grandi maestri del seicento napoletano.

Lasciatevi stupire dalla meravigliosa Cattedrale di Santa Maria Assunta, espressione incantevole dello stile romanico pugliese. Edificata tra l’XI ed il XII secolo fu rimaneggiata varie volte. Nel 1911 subì un grave incendio dal quale furono salvate alcune opere come un crocifisso ligneo del XV secolo e l’icona della Maria Santissima della Fonte, la protettrice della città. Il Convento di San Benedetto di Norcia è invece un tangibile esempio di arte benedettina.

Il termine Monstrum Apuliae venne appositamente creato per indicarlo e riferirsi allo stupore che derivava dalla concessione da parte di Papa Clemente IV di un potere straordinario alle badesse che qui dimoravano. Sebbene fossero state sotto la protezione diretta del papa già da tempo, Clemente IV le insignì con i poteri vescovili di giurisdizione sul clero di Castellana ed al contempo permise d’indossare La Mitra e reggere il Pastorale alla maniera dei vescovi. Un permesso che nel mondo cristiano era davvero raro. Oggi ospita il museo civico in cui si conservano i reperti dell’antica Norba.

Entrando nella Chiesa di San Cosma e Damiano sarete immersi nella stessa epoca in cui i conti Isabella Filomarino e Giangirolamo II Acquaviva d’Aragona la commissionarono. Nel suo interno, tutto da scoprire, potrete continuare a gustare le opere pittoriche di Paolo Domenico Finoglia che a Conversano aveva una delle sue botteghe. Degna di nota la tela de Il Miracolo di San Domenico una delle massime espressioni del naturalismo napoletano, un’opera perfettamente a cavallo tra manierismo e caravaggismo.

Fuori dal borgo di Conversano potrete ammirare il suo agro. Un territorio collinare attraversato da tratturi, oliveti alberi da frutto ed orti. Non potrete perdervi una visita alla Riserva Naturale Regionale dei Laghi di Conversano e Gravina di Monsignore. Ammirare la flora e la fauna attorno ai laghetti che, in passato, rappresentavano la principale fonte di approvvigionamento idrico per la popolazione locale, potrebbe essere un magnifico modo per trascorrere una bella giornata immersi nella natura.

 

La Puglia


Siamo al centro dell’incantevole Puglia che offre innumerevoli mete per le vostre escursioni quotidiane. Il mare è a due passi, come lo sono anche il nostro capoluogo di regione Bari e le altre meravigliose località nei dintorni di Conversano, facilmente raggiungibili in pochi minuti di auto. Dimora Tolosa vi propone degli itinerari, lungi dal voler essere esaustivi perché la nostra è una terra da scoprire in totale libertà!

Bari, il levante e san nicola

40 km - circa 40 Minuti in Auto

Il nostro Capoluogo di regione merita certamente di essere citata tra le proposte dei tour proposti da Dimora Tolosa. A soli 40 minuti dalla vostra rilassante dimora, offre un’incredibile varietà di proposte al visitatore, per questo richiama migliaia di turisti all’anno, in tutte le stagioni.

Bari è da sempre crocevia di popoli che sin dalla sua fondazione nel 1550 a.C. sono state la sua fortuna e spesso la sua sfortuna. Diverse sono state le invasioni che hanno lasciato indelebili segni al loro passaggio, sia nel più recente centro murattiano, sia nell’antico borgo di Bari Vecchia. Qui, monumenti come la Cattedrale di San Sabino, l’imponente Castello Svevo, spiccano tra gli innumerevoli archi, vicoli, corti, piazzette e piazze come Piazza Mercantile e Piazza del Ferrarese.

La città ha da sempre un legame speciale con il levante. In passato divenne uno dei porti più importanti dell’Impero di Costantinopoli addirittura sede della flotta imperiale, cosa che le fece guadagnare l’appellativo di Porta d’Oriente. Si narra che, proprio dall’oriente, in particolare dalla città di Myra, in Turchia, 62 marinai baresi trafugarono le reliquie di San Nicola, sottraendole ai veneziani. Tre navi trasportarono a Bari, nel 1087 d.C., una parte delle sue ossa che da allora sono conservate nella maestosa Basilica di S. Nicola che fu appositamente costruita. In stile Romanico, di aspetto sobrio ed imponente, è uno degli esempi più riusciti di architettura normanna che ha certamente contribuito a rendere ancora più stretto il legame e la devozione che il popolo di Bari ha con il Santo.

San Nicola ha una fama che valica i confini dell’Europa Meridionale sia per l’episodio della traslazione delle spoglie, sia per il fatto che molti dei suoi miracoli avessero avuto come soggetti i bambini. Probabilmente proprio per questo motivo, la sua figura è venerata da secoli in molti paesi dell’Europa Settentrionale, dove l’iconografia, lo raffigura con abiti rossi e barba bianca.

Molti sono i luoghi in cui, nella vigilia del suo giorno, il 6 Dicembre si usa scambiarsi doni o aspettare che sia lui a portarli ai bambini. Questo ha definitivamente sciolto i dubbi sul fatto che, lo scrittore Clement C. Moore in America nel 1822 si sia ispirato a lui per creare il mitico Babbo Natale.

Vi suggeriamo una passeggiata sulle Mura antiche per ammirare le prospettive di questo promontorio sul mare ed arrivando al Fortino di Sant'Antonio vi si offrirà al vostro sguardo un notevole scorcio del Lungomare Nazario Sauro, il più lungo d’Italia, che sfuma in prospettiva verso le spiagge cittadine di Pane e Pomodoro e di Torre Quetta.

Nel centro murattiano invece vale la pena perdersi tra la miriade di negozi di ogni tipo tra i quali spiccano quelli di abbigliamento. Strade larghe e squadrate con precisione vi condurranno al maestoso Teatro Petruzzelli, senza dubbio il più importante della città. Alle sue spalle si trova invece la Pinacoteca Metropolitana Giaquinto che fornisce un’ampia documentazione dell’arte pugliese dal XI al XX secolo ed espone anche opere di artisti del calibro di De Chirico, Carrà e De Pisis.

Le tavole imbandite dei ristoranti e delle trattorie saranno pronte a deliziarvi con le tipiche ricette baresi in cui la cucina di mare la fa da padrona. Tielle di riso, patate e cozze, ciambotti e crudi di mare tenderanno agguati gourmet alle famose orecchiette con le cime di rapa ed all’esercito dello street food pugliese fatto di panzerotti, calzoni e focacce baresi, popizze e sgagliozze che potrete gustare fianco a fianco alla calorosa gente di Bari.

Alberobello e il magico mondo dei Trulli

25 km - circa 30 Minuti in Auto

La cittadina è famosa in tutto il mondo per le caratteristiche unità abitative: i trulli. Sulle sue colline si trova l’unico agglomerato urbano costituito da questa tipologia abitativa caratteristica, di solito tipicamente rurale, costruita in pietra senza l’utilizzo di malte. La simbologia dei suoi pinnacoli, le leggende e le fiabe ad essi connesse vi condurranno in un mondo antico e magico tra esoterismo e religione, tra storia e tradizione.

Il suo favoloso Rione Monti, il più caratteristico della città è diventato Patrimonio dell’Unesco proprio per la sua unicità architettonica e storica. Più di mille coni si ergono in questo quartiere diventando, assieme alle quindici strade che lo intersecano, crocevia per le migliaia di turisti che ogni anno lo visitano, in ogni stagione. Qui si trovano le attività commerciali che spesso offrono ai propri clienti l’opportunità di visitare dall’interno il trullo in cui operano.

Ogni trullo ha una storia affascinante. Gli abitanti locali saranno felici di raccontarvele e di farvi tuffare in un passato magico che vi lascerà intendere la forza straordinaria di un legame secolare ed indissolubile con la terra.

Il Trullo Sovrano, monumento iconico della città di Alberobello, rappresenta la massima espressione dell’abilità costruttiva dei maestri trullari, sia per le imponenti dimensioni, sia per il fatto di essere a due piani, l’unico esistente nella città. Nel tempo il trullo ha assunto diverse funzioni: abitazione, spezieria, cappella per le reliquie dei Santi Cosmo e Damiano. Oggi è adibito a museo per mostre espositive. I Trulli Siamesi, come facilmente intuibile dal nome, sono inseparabilmente congiunti sin dalla loro origine. I coni infatti risultano uniti l’uno all’altro in maniera continua nella parte bassa, caratteristica molto rara da trovare. La leggenda dei due fratelli allieterà i minuti trascorsi a visitarli.

Nel Rione Aia Piccola si trovano le Corti, come la Corte di Giangiacomo e Pozzo Contino, ovvero cortili delimitati da mura sui quali si affacciavano le abitazioni. Qui non è possibile aprire attività commerciali, per questo rimane il luogo più incontaminato della città, oasi urbana di vero relax in cui i trulli sono lasciati al loro stato originario regalando scorci suggestivi agli amanti della fotografia.

Dislocate in vari punti della cittadina ci sono anche diverse chiese come la Basilica dei Santi Medici Cosma e Damiano, la Chiesa di Santa Lucia, la Chiesa del Carmine e la Chiesa di Sant’Antonio con la sua meravigliosa architettura a trullo.

A tavola la varietà di verdure orticole e campestri, carni, pesce e formaggi vi accompagneranno in una danza gastronomica tra i piatti della tradizione. Una tappa obbligatoria che Dimora Tolosa vi propone per conoscere il territorio e la nostra storia.

Locorotondo perla di Puglia

40 km - circa 45 Minuti in Auto

Certamente tra le perle del territorio della Valle d’Itria, Locorotondo non può non essere inserita tra le tappe di un tour indimenticabile.

Il nome della cittadina dipende dalla conformazione del suo centro storico costruito all’apice di una collina a 412 metri sul livello del mare. Luogo Tondo appunto, data la forma circolare del suo splendido borgo sorto attorno all’anno mille attorno alla sua Chiesa Madre.

Le piccole case bianche risplendono come una pietra preziosa al minimo raggio di sole illuminando i suoi vicoli stretti tra palazzi e le tipiche abitazioni residenziali che lo caratterizzano: le cummerse. Dotate di più piani collegati da ripide scalinate interne, sormontate da coperture ripide e capaci di convogliare con precisione le acque piovane verso le grondaie laterali, sembra che le cummerse venissero costruite anche prima dell’avvento della costruzione tipica del territorio: il trullo.

Nel suo borgo medievale non potrete non accorgervi di quanta cura venga dedicata alla pulizia ed all’ordine da parte dei suoi abitanti. Adornare gli splendidi balconi con composizioni vegetali e floreali sembra un passatempo irrinunciabile da parte dei residenti che, nel periodo natalizio, si divertono ad abbellire le vie e gli ingressi delle case con eleganti decorazioni.

Perdersi tra le viuzze, visitando la Chiesa Madre, la Chiesa della Madonna della Greca, la Chiesa dello Spirito Santo, in attesa di ammirare un tramonto meraviglioso dal suo lungomare, un belvedere affascinante che si affaccia, come un elegante balcone, sull’incantevole valle adornata di uliveti, vigneti, muretti a secco, trulli e masserie, non potrà che essere l’attività suggerita da noi di Dimora Tolosa che abbiamo a cuore i vostri sensi.

Non mancate di connettevi al territorio, anche con il senso del gusto, godendo delle immancabili specialità gastronomiche del posto ma soprattutto dei vini bianchi che qui si producono da tempo immemore e che hanno raggiunto, grazie al duro lavoro dei nostri vignerons, una qualità e finezza invidiabili, regalando emozioni sempre diverse con i loro bouquet inebrianti in cui riconoscere le essenze aromatiche della nostra terra.

La gastronomia di Noci

25 km - circa 30 Minuti in Auto

Noi di Dimora Tolosa di gusto ce ne intendiamo. Per questo motivo, vi proponiamo un tour che delizierà i vostri palati, nella cittadina di Noci, che nel 2006 si è fregiata del titolo di Città della Enogastronomia.

In tal senso, la sua cultura nota da tempo ha avuto modo di essere esaltata da eventi memorabili come Bacco nelle Gnostre che richiama da anni i visitatori attenti alla divulgazione di un’arte meravigliosa che, con qualche boccone, trasferisce l’essenza di un luogo e delle sue genti. Tutto accade tra le gnostre, ovvero dei cortili aperti sulle vie del centro storico, che assieme ai fumaioli antichi, vi invitano a prendere parte a goduriosi banchetti declinando in architettura il concetto tipico pugliese dell’ospitalità.

Le donne locali e gli chef sono d’accordo nel proporre, le ricette tradizionali in un caleidoscopio di rispettose attinenze, abbinamenti e rivisitazioni il cui obiettivo è la vostra soddisfazione ma anche il silenzioso tramandare di un’antica sapienza.

Verdure, latticini, legumi e carni locali e pasta fresca, si trasformeranno, davanti ai vostri occhi, in una moltitudine di prelibatezze indimenticabili che, in qualsiasi periodo dell’anno, celebrerà il territorio ed i vostri palati davanti ad un calice di vino.

Il mare di Monopoli

20 km - circa 20 Minuti in Auto

Nel tragitto che separa Dimora Tolosa da Monopoli avrete modo di fermarvi ad apprezzare, passeggiando tra le stradine sterrate della campagna monopolitana luoghi di straordinaria bellezza in cui respirare la Puglia.

Tra le varie contrade potrete scoprire vecchi trulli, chiese rurali e masserie spesso affiancate da innumerevoli frantoi ipogei che resistono allo scorrere del tempo assieme agli ubiquitari ulivi secolari. Carrubi e mandorli vi seguiranno con il loro sguardo anche durante una possibile ciclo-passeggiata rendendo il percorso emozionante sino ad arrivare in città.

Delle guide esperte potranno farvi scoprire, con i loro racconti ricchi di particolari, un centro storico di epoca alto medievale circondato da mura possenti, adornato da Torri, come Torre Cintola e Torre San Giorgio, Bastioni e Castelli, come quello di Carlo V, piuttosto che Chiese come la Cattedrale della Madonna della Madia che meriteranno la vostra attenzione. Il Museo Diocesano, potrebbe concludere questo iter culturale prima di attraversare il piccolo arco che conduce al Porto Vecchio.

Potrete osservare le tipiche imbarcazioni ancora usate dai pescatori locali per la piccola pesca vicino la costa, i gozzi, e cominciare una romantica passeggiata sino al Faro. L’alternativa è contemplare la bellezza della conca sulla quale s’impone il Palazzo Martinelli che, costruito sulle mura di cinta, con il suo meraviglioso loggiato, riporta il pensiero ad atmosfere veneziane ed orientali.

Un luogo d’incantevole bellezza che vi farà sentire parte di quell’abbraccio secolare che Monopoli ha con il suo mare. Proprio il mare non potrà mancare nelle vostre escursioni e giornate di relax, potrete scegliere tra innumerevoli calette sabbiose incastonate, come gemme, da Nord a Sud nel litorale roccioso ma basso e frastagliato che arriva alle desiderabili spiagge in località Capitolo.

La sera si potrà girare tra le vie del centro facendo shopping o trattenersi in uno dei tanti ristoranti o pub prima di godersi il meritato riposo.

Polignano, un tuffo nel blu dipinto di blu

10 km - circa 10 Minuti in Auto

Su uno sperone di roccia calcarea a strapiombo sul mare, a circa 10 minuti dal Dimora Tolosa, sorge il borgo di Polignano a Mare. Il tratto di costa adriatica più alto della zona è percorso da numerose lame, insenature scavate nella roccia create da antichi torrenti che oggi, prosciugati, offrono la possibilità di godere di eccezionali scorci che la natura ha creato in centinaia di anni.

La più famosa, proprio accanto al borgo incastonato nella roccia, è Lama Monachile che con la sua spiaggia ciottolosa e le grotte scavate nella roccia era dimora preferita della Foca Monaca, da cui prende il nome. Sovrastata dal ponte romano, che è parte del tracciato dell’antica Via Traiana, oggi la spiaggia è meta di bagnanti e visitatori, curiosi di fermarsi ad ammirare le sue meraviglie.

Numerose grotte marine, come la Grotta Rondinelle, e calette come Cala Paura e Cala Portalga, da cui è possibile ammirare il famoso Scoglio dell’Eremita, offrono ancora spunti per chi volesse esplorare con minuzia questo tratto di mare dalle acque cristalline.

Questo piccolo centro aveva come principali attività la piccola pesca e le tutt’ora famose colture orticole di patate, pomodori e delle famose carote, diventate a ragione un Presidio Slow Food. Oggi viene scelta da registi internazionali per ospitare i propri set cinematografici e valorizzarne l’incredibile bellezza.

Che fare dunque in una città che ha un legame così stretto con il mare se non partecipare ad uno dei tour in barca organizzati da Giugno a Settembre alla scoperta del litorale oppure frequentare i minicorsi di kayak o di surf.

Chi preferisce invece i percorsi culturali, anche lontano dalla stagione estiva, può informarsi e partecipare alle mostre ed eventi organizzate nel Palazzo Pino Pascali o visitare l’omonimo Museo dedicato a questo artista straordinario, Pino Pascali appunto, da molti considerato l’artista più celebre a livello internazionale di tutto il Novecento.

Non potete perdervi il Red Bull Cliff Diving, gara di tuffi estremi e la rassegna de Il libro possibile evento culturale letterario che richiama giornalisti, scrittori ed attori rilevanti.

Solo dopo aver gustato le ricette a base pesce, proposte dai numerosi ristoranti della zona, non potrete non dire arrivederci a questa incantevole città, visitando il centro storico e percorrendo le sue tortuose stradine che conducono a logge e terrazze ove lo sguardo si tuffa in un Blu dipinto di blu, come cantava Domenico Modugno che qui ebbe i suoi natali.

La Puglia da dentro
le grotte di Castellana

10 km - circa 15 Minuti in Auto

Castellana Grotte vi offrirà la possibilità di entrare nelle profondità della terra della nostra regione e vedere come l’acqua abbia plasmato la roccia rivelando, come uno scultore, le sue forme nascoste che non mancheranno di ammaliarvi e trasportarvi in un mondo fantastico. A 330 metri sul livello del mare, con la loro lunghezza di più di 3 km, 120 metri di profondità e la loro età di circa 100 milioni di anni, le grotte di Castellana, rappresentano uno degli esempi più spettacolari del fenomeno carsico in tutta Europa diventando ogni anno meta di milioni di turisti che visitano le sue profondità alla scoperta di stalattiti, stalagmiti, cayon, fossili e le miriadi di formazioni calcaree che l’adornano. Il refrigerio dalla calura estiva è assicurato da una temperatura che si aggira attorno ai 16°C.

In tutte le stagioni è possibile anche partecipare ad eventi memorabili svolti tra le pareti della grotta stessa oppure visitare il Museo e l’Osservatorio astronomico, per uscire appunto, come il sommo poeta scrive, a riveder le stelle.

Merita certamente una visita il borgo di Castellana con il suo centro storico e le sue chiese. Se venite in inverno, l’11 Gennaio potreste partecipare ad un evento dal sapore antico, l’accensione delle fanòve. I caratteristici falò che ogni anno vengono bruciati in onore della Madonna della Vetrana, che secondo i racconti, mise fine ad una tremenda pestilenza. La statua della Madonna viene portata in processione accompagnata dalle nenie popolari, cantate anche attorno ai falò dalla gente del posto sino a notte fonda.

Putignano e il Carnevale di Farinella

15 km - circa 15 Minuti in Auto

Putignano è la cittadina che è sede del carnevale più antico d’Europa. Il suo centro storico ha una forma ellittica facilmente riconoscibile che corrisponde esattamente a quella linea che un tempo era tracciata dalle mura di cinta e che ora è percorsa dalla strada extramurale che conduce alle tre porte d’ingresso. Porta Grande, Porta Barsento, Porta Nuova ci accolgono in questo deliziosa cittadina dalle origini antiche che ebbe notevole importanza durante il medioevo.

Possiamo ancora scorgere le tracce di quest’epoca e delle successive negli stemmi, araldi e particolari realizzati dagli antichi scalpellini tra Palazzi Signorili, i loro portali e le chiese. La Chiesa di San Pietro Apostolo, Chiesa di Santa Maria la Greca chiesa del Monastero di S. Chiara spiccano immediatamente tra le altre.

Putignano forte della maestria e laboriosità dei suoi abitanti, si sviluppò dapprima come polo artigianale ed agricolo sino a diventare, ai giorni nostri, un’importante polo per la produzione di abiti da sposa e cerimonia.

Ancora oggi però, sono proprio maestria, passione e dedizione che portano molti artigiani a tramandare i segreti dell’arte della cartapesta. Un impegno che dura un anno intero, quello che serve per la realizzazione di enormi carri che termina con la parata lungo le vie extramurali per la celebrazione del Carnevale più lungo d’Italia ed il più antico d’Europa. Doveste capitarvi in questi giorni, potrebbe capitarvi di essere scanzonati da un ironico giullare, un po’ campagnolo, di sicuro avvinazzato. Se avesse un cappello a due punte, tre sonagli al collo e un sacchetto legato alla cintola, allora certamente si tratterebbe di Farinella, la maschera tipica del paese.

Nata recentemente, nel 1954, dall’idea di Mimmo Castellana, per la necessità di celebrare un riconoscimento nazionale dell’importanza del Carnevale di Putignano, incarna un personaggio semplice, un contadino scherzoso che lega in cintola, come nella tradizione dei contadini di un tempo, a volz un sacchetto che era solito contenere un mix farina di orzo e ceci, alimento poverissimo ma versatile a Farnudde appunto, che in tempi di magra, era parte fondamentale della dieta quotidiana della popolazione locale.

La Città bianca di Ostuni

60 km - circa 50 Minuti in Auto

Ostuni è una città iconica che comunica immediatamente, a chi la guarda, di essere in Puglia. I colori delle campagne circostanti, disseminati di ulivi, frutteti e di macchia mediterranea, quelli colori del cielo e del mare, a pochi passi, si riflettono nel bianco della calce con cui sono tradizionalmente dipinte le case del centro. In un saliscendi di vicoli, stradine, scalette e piccole piazze inerpicate sul colle e riparate dal sole esplorerete la Terra. Così gli abitanti di Ostuni chiamano il loro borgo antico.

Le mura ed i torrioni Aragonesi lo proteggono in un abbraccio elissoidale tagliato in due dalla via che conduce alla Cattedrale. Meraviglioso esempio di arte romanica, gotica lombarda e veneziana si erge a confinare la Terra dal cielo. Tutto da osservare il suo rosone che guarda diritto l’Arco degli incalzi o Arco Stoppa. Voluto da Federico II di Svevia, la prima realizzazione lignea fu trasformata nel 1700 nella sua attuale versione in pietra di questa loggia di chiara ispirazione veneziana che collega il Palazzo della Curia a quello del Seminario, accanto all’Episcopio.

Lungo la stessa via Cattedrale, ma più in basso, si trova poi la Chiesa di San Vito Martire che svetta nel cielo di Ostuni, con le sue forme rococò. Impossibile citare tutte le bellezze di questa splendida cittadina, ma vi invitiamo a percorrere gli ombreggiati e freschi vicoli e corti che le appartengono da secoli, a partire dalla ricostruzione dopo la sua distruzione da parte di Annibale.

Matera, la città di pietra

70 km - circa 1 ora e 10 Minuti in Auto

La vicinanza di Matera con il territorio pugliese ha permesso negli ultimi anni al capoluogo lucano di diventare tappa fissa per chi, dal calore della costa adriatica e ionica, decide di concedersi una passeggiata all’ombra dei sassi materani, sull’altopiano delle Murge.

La città vecchia sorge lungo le pareti rocciose e molto inclinate della gravina trasforma Matera in uno scenario suggestivo ed incantevole in qualsiasi momento della giornata degno, spesso, di riprese cinematografiche. La pietra è la protagonista di un film che dura secoli, il cui regista è stata l’autosussistenza che ha portato la popolazione ha sfruttare questa risorsa che qui si trova in abbondanza. Oggi, dopo lunghi restauri, i famosi Sassi di Matera rappresentano la principale fonte di turismo cittadino nazionale ed internazionale.

Tra chi sceglierete? Sasso Barisano o Sasso Caveoso. Ciascuno di loro ha caratteristiche uniche che testimoniano come lo scorrere del tempo abbia cambiato le proporzioni e lo stile dei moduli abitativi, pur mantenendo nella pietra il suo millenario trait d’union.

Non potrete perdervi la Cattedrale della Madonna della Bruna che nei primi giorni di luglio viene omaggiata con una folkloristica festa patronale, la Chiesa di San Pietro Caveoso, la Chiesa di San Francesco d’Assisi, la Casa - grotta di Vico Solitario, la Casa Noha, il Palombaro lungo, gli ipogei saranno tappe obbligate in questa piacevole passeggiata.

Il Parco della Murgia Materana vi offre invece, la possibilità di andare alla scoperta di antiche chiese rupestri, affreschi medievali passando per il ponte tibetano. Macchia mediterranea e roccia calcarea coloreranno il vostro cammino che al tramonto vi regalerà una tavolozza completa, sfumature di rosso e blu si rifletteranno sulla vegetazione illuminando i canyon naturali creati dallo scorrere millenario dei torrenti: le gravine.

Ancora più visibili saranno le bellezze del territorio materano, qualora in primavera, vi venisse voglia di effettuare un affascinante e romantico giro panoramico in mongolfiera. Non mancheranno i prodotti tipici. Cialledda, fave e cicoria, crapiata materana e peperoni cruschi, serviti accanto a fette di pane di Matera, saranno graditi compagni d’avventura sulle vostre tavole.

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